
🔢🔢🔢OBBLIGO TRASPARENZA CONTRIBUTI PUBBLICI
La L. 124/2017, modificata dal D.L. n. 34/2019, convertito in legge n. 58/2019, normativa sulla trasparenza, impone ai beneficiari di contributi pubblici superiori a € 10.000 di pubblicare, entro il 30 giugno di ogni anno, le informazioni relative ai contributi/finanziamenti ricevuti nell’anno precedente, seguendo il principio di cassa.
Le imprese che redigono il bilancio sono tenute a pubblicare gli importi e le informazioni relative nella nota integrativa stessa del bilancio d’esercizio e dell’eventuale bilancio consolidato.
Per tutti gli altri soggetti gli obblighi di comunicazione e trasparenza possono essere assolti pubblicando le informazioni sui propri siti web, profili social aziendali o portali delle associazioni di categoria.
Le imprese che hanno ricevuto aiuti di Stato e “aiuti de Minimis”, soggetti all’obbligo di pubblicazione nel “Registro nazionale degli aiuti di Stato”, sono esonerate dall’obbligo di trasparenza .

Pasqua non cambia il mondo, ma ci ricorda che il mondo può cambiare, se lo guardiamo con occhi nuovi. Buona Pasqua.
Studio VRM

❌ROTTAMAZIONE QUATER
📅 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚 per accedere alla riapertura da ieri, 11 marzo, e fino al 30 aprile 2025
🖥️ per la riammissione si dovrà compilare un 𝐦𝐨𝐝𝐮𝐥𝐨 𝐨𝐧𝐥𝐢𝐧𝐞, presente sul sito dell’AdER
In fase di richiesta, sarà possibile scegliere anche tra il pagamento in un’unica soluzione o in 10 rate.

Buona festa delle Donna. Studio VRM
“Date alle donne occasioni adeguate ed esse saranno capaci di tutto. “(Oscar Wilde)

❌❌❌BONUS INVESTIMENTI PUBBLICITARI 2025
⏭ Domande entro il 31 marzo
Il bonus consiste in un credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari con un incremento minimo dell’1% rispetto agli analoghi investimenti dell’anno precedente, effettuati dalle imprese, dai lavoratori autonomi e dagli enti non commerciali, sulla stampa (giornali quotidiani e periodici, locali e nazionali) e sulle emittenti radio-televisive a diffusione locale.
⏭ CHI ? Possono richiedere il bonus investimenti pubblicitari:
– le imprese o i lavoratori autonomi,
– gli enti non commerciali.
⏭ COME ? Occorre inviare la domanda attraverso l’apposita procedura disponibile nella sezione dell’area riservata “Servizi per” alla voce “Comunicare” nel sito dell’Agenzia delle Entrate.

❌ LA CERTIFICAZIONE UNICA
è uno degli obblighi principali da adempiere nel mese di marzo.
⏲️ A partire dal 2025, la scadenza sarà suddivisa in tre diversi termini, distinguendo tra dipendenti e lavoratori autonomi, a seconda che siano coinvolti o meno nella dichiarazione

EVENTI CATASTROFALI – OBBLIGO ASSICURATIVO PER LE IMPRESE ENTRO IL 31 MARZO 2025 – SI ATTENDE IL DECRETO ATTUATIVO
🔶 In attesa che venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che dovrebbe stabilire le ulteriori modalità attuative e operative degli schemi di assicurazione, la legge n. 15/2025, di conversione del D.L. n. 202/2024 (“Milleproroghe”), all’art. 13, comma 1, ha confermato che – entro il 31 marzo 2025 – le imprese, con sede legale in Italia e le imprese aventi sede legale all’estero con una stabile organizzazione in Italia, tenute all’iscrizione nel Registro delle imprese, sono tenute a stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni ai beni immobili e al loro contenuto, ai terreni e ai beni strumentali materiali, direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale, quali: i sismi, le alluvioni, le frane, le inondazioni e le esondazioni.
♦ Gli inadempienti, oltre rischiare una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 100.000,00 a euro 500.000,00, subiranno conseguenze anche nell’accedere a contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere sul bilancio dello Stato.
🔻 Per le solo imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura, il termine è prorogato fino al 31 dicembre 2025.
🔻 Sono escluse le imprese di cui all’articolo 2135 del Codice civile, dove è già stata prevista la istituzione, nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, di un Fondo mutualistico nazionale per la copertura dei danni catastrofali meteoclimatici alle produzioni agricole causati da alluvione, gelo o brina e siccità. (L. n. 213/2023, art. 1, comma 111).
🔻 Sono esclusi dalla copertura assicurativa i beni immobili che risultino gravati da abuso edilizio o costruiti in carenza delle autorizzazioni previste ovvero gravati da abuso sorto successivamente alla data di costruzione (L. n. 213/2023, art. 1, comma 106).

🧭REGIME FORFETTARIO E RIDUZIONE INPS
⏳Per chi opera in regime forfettario ed è iscritto in Gestione Artigiani e Commercianti INPS, può richiedere una riduzione del 35% sui contributi, sia fissi che variabili facendo richiesta direttamente nel sito INPS entro il 28.02 di ogni anno. L’opzione per la riduzione dei contributi INPS del 35% non scade, viene rinnovata ogni anno automaticamente. A meno che non si faccia esplicita richiesta di rinuncia.
Può essere presentata una sola volta, quindi se ci hai rinunciato una volta, non puoi più cambiare l’idea.
💎La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una grossa novità per chi si iscrive per la prima volta in Camera di Commercio come artigiano o commerciante: prevedendo la possibilità di richiedere la riduzione dei contributi pari al 50% per i primi 36 mesi dell’attività. Tale riduzione scade in automatico. Dopo di che, potrai richiedere la riduzione del 35% entro i termini previsti.

CONTRIBUTI INPS ARTIGIANI E COMMERCIANTI 2025
L’Inps, con la circolare 7.2.2025, n. 38, ha fornito le indicazioni per i contributi previdenziali dovuti dagli artigiani ed esercenti attività commerciali.
Il reddito minimo annuo da prendere in considerazione, ai fini del calcolo del contributo IVS 2025 dovuto è pari a 18.555,00 euro (nel 2024 era pari a 18.415,00 euro); su tale importo deve essere applicata:
– per gli artigiani, l’aliquota del 24 %;
– per i commercianti, l’aliquota del 24,48 %.
Per la quota di reddito compresa tra 18.415,01 e 55.448,00 euro (nel 2024 era pari a 55.008,00 euro), sono dovuti contributi pari:
– per gli artigiani, al 24 %;
– per i commercianti, al 24,48 %.
Per la quota di reddito compresa tra 55.448,01 e 92.413,00 euro (nel 2024 era pari a 91.680,00 euro), sono dovuti contributi pari:
– per gli artigiani, al 25 %;
– per i commercianti, al 25,48 %.
Inoltre, solo per i lavoratori privi di anzianità contributiva al 31.12.1995, iscritti con decorrenza 01.01.1996 o che possono far valere anzianità contributiva a tale data, il massimale annuo è pari a 120.607,00 euro (nel 2024 era pari a 119.650,00 euro).

⛔️ BONUS ELETTRODOMESTICI 2025 ⏭️ CLICK DAY IN ARRIVO
COS’E’ ?? Il Bonus Elettrodomestici è un contributo economico per incentivare l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica prodotti in Europa, favorendo il risparmio energetico, il riciclo degli apparecchi obsoleti e il sostegno all’industria.
❌Il contributo copre fino al 30% del costo di un singolo elettrodomestico, con un limite massimo di 100 euro per ciascun elettrodomestico.
Il limite è elevato a 200 euro per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro.
‼️Ogni nucleo familiare può beneficiare del contributo per un solo elettrodomestico.